Da oggi anche Maruggio ha la sua Social Street nel popoloso Rione “Macchitedda”: conoscersi, condividere e collaborare con il vicinato

Considerato l’entusiasmo con il quale il gruppo spontaneo di residenti della zona (poi costituitosi in associazione culturale) ha organizzato alcune interessanti iniziative per rivitalizzare e riqualificare il quartiere, è stato naturale confluire nella rete nazionale (ed internazionale) che raggruppa tutte quelle esperienze nate “dal basso” il cui unico obiettivo è quello di far conoscere tra di loro le persone, come presupposto fondamentale alla condivisione e alla collaborazione per il bene della comunità.

A Maruggio, già da qualche anno, si stanno sviluppando forme di recupero culturale di “vecchi” modi di stare insieme: le feste rionali de “Lu Pizzulu” e de “La Macchitedda” rappresentano il sintomo di una rinnovata voglia, da parte degli abitanti maruggesi, di rinsaldare quei tradizionali rapporti di vicinato, che erano alla base della convivenza solidale e il collante con il quale si riusciva ad aiutarsi reciprocamente per il benessere diffuso.

Ad un occhio attento, questi momenti non sono solo un modo per trascorrere una serata diversa tra balli e degustazioni, ma sono l’indicatore di un bisogno: anche nel nostro piccolo paese si stanno inevitabilmente sfilacciando quei legami tra persone che, invece, saranno fondamentali per tentare di uscire, tutti insieme, dal periodo critico in cui versa la nostra società.

Paradossalmente, il modello di socialità che caratterizzava il vivere quotidiano nei nostri paesi è stato “importato” soprattutto nelle grandi città del nord Italia, laddove sono poche le occasioni nelle quali si può conoscere addirittura il vicino di casa, e di conseguenza difficile intessere rapporti di buon vicinato e neanche immaginare forme di cooperazione o di progettazione per migliorare il posto in cui si vive.

Gli abitanti del Rione “Macchitedda”, allora, si sono incuriositi e nel tentativo di avere delle conferme ai propositi che pure gli aggregano, incappano in questo nuovo fenomeno denominato “Social Street”: dopo essersi documentati e aver contattato direttamente gli ideatori di questo progetto, scoprono di condividerne gli stessi obiettivi e di volerli raggiungere con le medesime proposte!

Di qui all’istituzione di una Social Street anche a Maruggio, il passo è breve ed inevitabile. Da oggi, quindi, la Social Street del Rione “Macchitedda” è ufficialmente inserita tra le tante che si sono aperte in giro per l’Italia e nel mondo!

Cerchiamo di capire che cos’è una Social Street, come nasce, quali sono gli obiettivi e cosa fa per la strada o per il quartiere.

L’idea del “Social Street” ha origine dall’esperienza del gruppo facebook “Residenti in Via Fondazza – Bologna” iniziata nel settembre 2013.

L’obiettivo della Social Street è quello di socializzare con i vicini della propria strada di residenza al fine di instaurare un legame, condividere necessità, scambiarsi professionalità e conoscenze, portare avanti progetti collettivi di interesse comune e trarre quindi tutti i benefici derivanti da una maggiore interazione sociale.

Per raggiungere questo obiettivo a costi zero – ovvero senza aprire nuovi siti  o piattaforme – Social Street utilizza la creazione dei gruppi chiusi di Facebook. Facebook fa da apripista, smorza la diffidenza, abbassa le difese, il resto lo fa la conoscenza diretta. Con un gioco di parole potremmo dire: da Facebook a “faceback”, cioè al ritorno del “face to face”, il faccia a faccia.

Facebook qui è usato al rovescio. Normalmente serve per mettere in contatto i lontani, qui invece fa entrare in relazione i vicini. Non ha più senso, quindi, nascondersi dietro altre identità, ci devi mettere la faccia!

Sulla bacheca si condividono pensieri e si intrecciano necessità da cui nasce un aiuto reciproco. Per prima cosa si scambiano e condividono informazioni utili per tutti e soprattutto si condivide la propria esperienza per metterla al servizio degli altri, ci si scambia oggetti, si dividono le spese, ecc. Piccoli passi dunque verso un’economia di tipo collettivo, non più fondata sull’individuo, ma sull’interazione tra le persone e sulla comunità di vicinato.

Lo scopo della Social Street, oltre alla socialità, è risolvere piccole problematiche. Il gruppo segue la logica del problem solving: hai un problema? Ti sei accorto che manca il sale grosso mentre stai buttando la pasta? Scrivi sul gruppo e probabilmente il tuo vicino di casa, leggendo, ti verrà incontro. In una Social Street, chiunque abbia bisogno di un’informazione o abbia qualcosa da mettere in comune scrive nella bacheca virtuale. A un certo punto, per regalare la sedia o per prestare il trapano, sei costretto a scendere in strada e a incontrare il vicino.

Una volta stabilito un legame con i vicini si possono organizzare eventi di richiamo culturali, sperimentare modalità di mobilità alternative, creare piccole economie locali, organizzare la pulizia della strada in modo autonomo dove il Comune non provvede, prendersi cura del Bene Comune…

Questi tipi di iniziative richiedono ovviamente più impegno ma quando il gruppo è creato e funziona, si possono realizzare anche progetti più complessi. Nella presentazione che segue sono illustrate alcune iniziative (già messe in cantiere dalla nuova Social Street maruggese), ma le potenzialità sono innumerevoli!

L’invito rivolto a tutti i residenti di via Giuseppe Bonafede e strade limitrofe (se l’idea incontra il vostro favore) è quello  di iscrivervi al gruppo chiuso di facebook “Residenti di Rione Macchitedda – Maruggio – Social Street”.

> Per saperne di più, visitate il sito “Social Street Italia” o diventate amici del gruppo facebook “Social Street Italia”

“Bande Sonore” contest di musica bandistica innovativa il 10 e 11 Ottobre a Montemesola (Ta)

Bande Sonore è una scommessa fatta a partire dall’analisi del territorio, da quelle che sono le sue peculiarità, le sue risorse, da quello che rende Montemesola unica al mondo: la musica delle sue bande, della sua gente. Una tradizione lunga due secoli che si rinnova incessantemente, come un mantra. Qui tutto ha a che fare con la musica: uomini, donne, bambini, scorci di paese, ricordi lontani. Quelli che in altre parti del mondo sono esperimenti di didattica innovativa, come il metodo Abreu in Venezuela, che mira, attraverso la musica, a togliere dalla strada migliaia di bambini, qui a Montemesola è una solida realtà che va avanti da generazioni. Con figure e personaggi ormai entrati nell’immaginario collettivo che hanno formato i nostri bambini divenuti musicisti, maestri, i quali si sono sparsi per il mondo e canticchiamo le loro melodie mentre osservano un semaforo, o mentre controllano il nastro trasportatore passare. Molti di loro hanno fatto della musica la loro professione. E li vedi lì ancora fermi all’ombra di una granita – quei vecchi maestri – mentre solfeggiano con le loro mani – su e giù – e ammoniscono i loro allievi che il loro sognare non è suonare ma gli si avvicina molto.

Bande Sonore è un Concorso rivolto alle bande musicali pugliesi che sappiano e che vogliano mettersi in gioco e provare a trovare nuove strade, nuovi stimoli attraverso la sperimentazione, la contaminazione, la rilettura del repertorio tradizionale. Non si tratta di snaturare una tradizione, di essere a tutti i costi modernisti. Si tratta invece di capire quale sia la via della banda nel futuro. Noi non pensiamo che ci sia da una parte una banda che innova e dall’altra una che non lo fa. È la banda tutta che ha bisogno di mettersi in gioco. Questo è il futuro, ne va della stessa sopravvivenza della banda, se non vogliamo che rimanga un rimasuglio folclorico relegata ad essere presente a qualche sparuta festa di paese.

Siamo convinti di questo e a noi hanno creduto prima ancora che lo facesse la Regione Puglia, approvando e finanziando il progetto all’interno del bando Principi Attivi 2012, alcuni partner che per la loro natura ci hanno fatto capire di stare imboccando la strada giusta: l’Istituto Musicale di Studi Musicali “G. Paisiello” di Taranto, la Fe.Ba.Pu. (Federazione Bande Pugliesi), il Talos Festival e il suo ideatore Pino Minafra, la Collezione Spada Strumenti Musicali Antichi, l’agenzia di comunicazione Altraweb, il Comune di Montemesola, la Provincia di Taranto. Sappiamo che nel mondo della musica bandistica e d’orchestra in genere c’è un gran fermento. Il compito che si prefigge “Bande Sonore” è intercettare proprio questo movimento, che al momento è molto estemporaneo, e dargli una struttura in cui potersi esprimere in un confronto continuo e arricchente e capace di convogliare al suo interno un’eterogeneità di soggetti interessati.

Sono passati due anni dalla genesi dell’idea di Bande Sonore; in questo tempo abbiamo incontrato centinai di addetti ai lavori, formalmente ed informalmente, scritto migliaia di pagine, contattato in tutti i modi consentiti dalle nuove e dalle vecchie tecnologie tutto il mondo che sta attorno alle bande musicali. Abbiamo cercato di convincere loro a partecipare alla preliminare fase di selezione online di Bande Sonore ottenendo l’iscrizione di ben 26 bande, le quali sono state giudicate da una giuria di esperti e dal pubblico. Tutto questo è avvenuto sul nostro portale www.bandesonore.net che ha visto la votazione di circa 12.000 utenti e centinaia di commenti (da tutta Italia). Il giorno della pubblicazione della classifica il post di facebook è stato visitato da circa 2.000 utenti in poco più di due ore. Sono numeri importanti che danno il senso di quello che è stato fatto.

Da quella classifica le prime 8 bande si affronteranno nella due giorni conclusiva il 10 e 11 Ottobre 2014 (presso l’Area Mercatale a partire dalle ore 19.30), in contest, cioè in una gara una contra l’altra, testa a testa a eliminazione, dai quarti di finale fino alla finalissima. Sono bande che esprimono l’eccellenza della musica bandistica pugliese:

1° La Banda di Sannicandro di Bari

2° Banda Città di Castellana Grotte (BA)

3° Orchestra di fiati città di Cisternino (BR)

4° ConTurBand di Turi (BA)

5° Improbabilband di Bari

6° Valle d’Itria Wind Orchestra di Martina Franca (TA), Locorotondo (BA), Cisternino (BR)

7° Banda città di Castellaneta (TA)

8° Ass. Armonia delle Sfere (TA)

8 Bande, 300 musicisti, un palco che diventa un ring. Chi eseguirà la migliore sperimentazione musicale ponte tra tradizione bandistica e innovazione? Vieni anche tu a deciderlo!

> Per conoscere il programma, visita il sito “Bande Sonore”

Il 12 Ottobre 2014 tutti a piedi per la “Giornata del Camminare” a Maruggio (Ta)

Domenica 12 Ottobre 2014 si terrà in tutta Italia la terza Giornata del Camminare, organizzata da FederTrek con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare e con la partecipazione del MIUR.

Le associazioni “Terra Nostra” e “Play your Place. Il luogo in gioco” di Maruggio aderiscono all’iniziativa organizzando una passeggiata alla scoperta del paesaggio locale.

L’iniziativa si pone l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini e le istituzioni sui temi della qualità della vita dell’ambiente, la riduzione delle emissioni inquinanti e una rinnovata consapevolezza della necessità di tornare a prenderci cura del nostro paesaggio. Obiettivi che si possono raggiungere anche attraverso la promozione di nuovi stili di vita: camminare è un gesto naturale e spontaneo in grado di apportare non solo benefici psico-fisici alla salute delle persone, ma anche e soprattutto all’ambiente in cui si vive.

Camminare, inoltre, permette di riscoprire e valorizzare le bellezze dei nostri centri e delle nostre campagne, ricchi di monumenti e angoli suggestivi, e aiuta a rinnovare il legame affettivo e di appartenenza con il tessuto urbano, rurale e sociale.

Nelle edizioni precedenti moltissimi sono stati i Comuni, le associazioni e i gruppi di cittadini che hanno organizzato e partecipato alle passeggiate o ai percorsi guidati. A partire da quest’anno, anche a Maruggio si intende organizzare un momento di sensibilizzazione sull’importanza del camminare come forma di mobilità sostenibile.
Il nostro territorio, infatti, si presta moltissimo ad essere percorso a piedi, lentamente. Gli amici dell’associazione “Terra Nostra” accompagneranno tutti coloro che vorranno trascorrere la mattinata in modo salutare e curioso, alla scoperta di un paesaggio talvolta sconosciuto; le guide esperte dell’A.P.S. “Play your Place. Il luogo in gioco”, invece, illustreranno gli aspetti riguardanti la storia, le tecniche e l’architettura dei tanti manufatti che si incontreranno durante l’itinerario proposto.

Il percorso è lungo 10 km e non presenta particolari difficoltà ed è adatto a tutti quanti, bambini compresi.

Non è previsto alcun costo per i partecipanti. Si prega di automunirsi di cappellino per ripararsi dal sole, di generi di prima necessità e di acqua a sufficienza.

L’appuntamento, quindi, è per Domenica 12 Ottobre 2014 alle ore 8.30. Il punto di ritrovo è presso Piazza San Giovanni a Maruggio (Ta). Vi aspettiamo numerosi!

Per INFORMAZIONI: playourplace@gmail.com

Piero Melchiorre: 329.6916914

Aldo Summa : 349.1971486

È gradita, ma non obbligatoria, la prenotazione.

Si ringrazia il Comune di Maruggio per il patrocinio, la Misericordia Protezione Civile di Maruggio per la gentile collaborazione e ENDAS – Ente Nazionale Democratico di Azione Sociale.

> Visita il sito “Giornata Nazionale del Camminare”

> Evento segnalato su “Puglia Events”

“In cammino con Maria: il culto mariano nelle Serre Salentine”. Il percorso del GAL “Serre Salentine” toccherà anche Neviano

Il Gruppo di Azione Locale “Serre Salentine”, dopo aver puntato la propria attenzione al turismo scolastico, sociale, sportivo, culturale ed enogastronomico, ora focalizza la propria attenzione al turismo religioso, grazie al percorso devozionale“In Cammino con Maria: il culto mariano nelle Serre Salentine”.

L’iniziativa si inserisce nel Progetto di Cooperazione Transnazionale e Interterritoriale “Cammini d’Europa” che ha molti obiettivi, oltre a quello turistico, anche di valorizzare l’enogastromia, ovvero tutti quei prodotti-simbolo che rappresentano veri casi di eccellenza e possiedono una forte connotazione locale; valorizzare l’artigianato locale con i suoi prodotti d’eccellenza che potranno anche favorire l’avvio di iniziative di interscambio dei prodotti fra i diversi territori; valorizzare la cultura attraverso l’identificazione e la promozione di tutti quegli elementi culturali fortemente legati alle tradizioni locali come la danza, la musica tradizionale e le celebrazioni religiose.

Attualmente, il GAL ha pubblicato un avviso per individuare un soggetto a cui affidare la realizzazione e l’allestimento dei luoghi della fede e della memoria delle Serre Salentine nell’ambito del percorso devozionale individuato dall’Università del Salento – Dipartimento di Beni Culturali.

L’itinerario “In cammino con Maria : il culto mariano nelle Serre Salentine”inizia da Galatone con il santuario del Ss. Crocifisso della Pietà e comprende anche la chiesa di S. Maria delle Grazie con l’attiguo convento degli Alcantarini. A Neviano, invece, la chiesa della Madonna della Neve e il sito dell’abbazia di San Nicola, oggi sede del Laboratorio Eco-Museale del Paesaggio delle Serre Salentine. L’abbazia medievale di San Mauro e l’Alto Lido perSannicola, mentre a Gallipoli si coinvolgono il santuario Madonna del Canneto, la chiesa di S. Maria degli Angeli e quella di Santa Cristina. La chiesa della Madonna Addolorata e il Santuario della Lizza per Alezio, mentre a Tuglie il percorso coinvolge la settecentesca chiesa dell’Annunziata, le chiese neoromaniche delle Anime e del Carmine, il santuario della Madonna del Grappa che rievoca le cruenti battaglie della Prima Guerra Mondiale. La chiesa della Madonna delle Grazie per Collepasso, mentre a Parabita il luogo principale e il santuario della Madonna della Coltura. Il percorso fa tappa a Matino per la chiesa del Carmine, a Casarano per la chiesa di Santa Maria della Croce di Casaranello (il luogo di culto più interessante e più antico) e quella della Madonna della Campana. La chiesa della Madonna Addolorata, denominata anche Madonna del Miracolo, per la città di Taviano, mentre si prosegue a Melissanoper la Madonna dei Miracoli, a Racale per quella della Madonna dei Fiumi. La conclusione è prevista ad Alliste con la visita alla chiesa medievale della Madonna dell’Altomare.

I luoghi della fede designati sono stati, poi, indicati dalla Curia Vescovile diNardò – Gallipoli e sono: la Casa del Pellegrino del Santuario Santissimo Crocifisso di Galatone; il Cortile del Santuario della Madonna della Coltura diParabita; la Chiesa della Madonna dei Fiumi di Racale. Attraverso questo bando (consultabile sul sito www.galserresalentine.it; la scadenza è fissata per le ore 12.30 del 14 ottobre 2014) si vuole rappresentare, attraverso un’esposizione a carattere permanente, le memorie, le storie, le tradizioni e i luoghi attorno ai quali si concentrano i momenti di devozione, di pellegrinaggio e di culto delle comunità con l’uso di tecniche avanzate di esposizione, tali da creare un effetto coinvolgente ed emozionale.

“Il percorso devozionale – afferma il Presidente del GALSalvatore D’Argento –si articola fra terra e mare, in un tratto molto suggestivo per il Salento. La ricchezza del patrimonio religioso delle tappe è la chiara espressione della devozione del popolo delle Serre Salentine che si è tramandata di generazione in generazione attraverso riti, tradizioni e gli edifici dedicati al culto della Madonna. Un’occasione importante – continua il Presidente – per promuovere il territorio non solo nel resto d’Italia, ma anche a livello internazionale, visto che il Progetto di Cooperazione prevede a livello europeo anche la messa in rete di tradizioni, usi, folclore ma anche bellezze ambientali, storico e artistiche degne di fruizione. Una sorta di partenariato nel quale far condividere una strategia di promo – commercializzazione turistica del territorio rurale e delle sue strutture, dei suoi prodotti e dei servizi dei territori interessati da questi itinerari storico-culturali. Un’occasione – conclude il Presidente,Salvatore D’Argento – importante per il GAL “Serre Salentine” che entra, così, in un circuito internazionale del turismo religioso, con tutte le ricadute positive per l’economia del territorio”.

Fonte: “Lecce Prima”

Laboratorio dal Basso a Trepuzzi (Le): “Le giornate del Giornalismo”. Nuovi media, citizen journalism e innovazione sociale

Se in passato per essere giornalista non bastava semplicemente “saper raccontare una notizia”, oggi nell’era dei social network, di internet, dei dispositivi mobili, di una comunicazione sempre più veloce e dinamica, per svolgere questo mestiere è necessario, anzi indispensabile, possedere un bagaglio di competenze e  know how che va oltre la ‘scrittura’ vera e propria. Paradossalmente, infatti, in un momento in cui la carta stampata sta attraversando un periodo di sofferenza, il giornalismo in senso stretto sta vivendo il suo momento migliore: non solo è importante arrivare prima degli altri ma anche scrivere il ‘pezzo migliore’, pezzo che nel giro di pochi minuti sarà letto, twittato e ritwittato, condiviso e commentato.

Per questo, da tempo, ci si interroga su quali siano le nuove sfide e le prospettive future di questa professione. Di questo e di molto altro si discuterà nel corso de «Le Giornate del Giornalismo» l’iniziativa ideata dal giornalista Lucio Lussi dell’Associazione Culturale Fermenti Intraprendenti in collaborazione con la Regione Puglia e l’Arti (Agenzia Regionale per la tecnologia e l’innovazione) nell’ambito del progetto Laboratori dal Basso (azione della Regione Puglia cofinanziata dall’Unione Europea attraverso il PO FSE 2007-2013).

Dal 9 al 12 ottobre, Trepuzzi si trasformerà nella città del giornalismo: seminari, incontri formativi, ed ancora lezioni e workshop tenuti da docenti universitari, giornalisti ed esperti del settore, presso l’aula consigliare.

Tra i relatori interverranno Tommaso Labate del Corriere della Sera, Paolo Bracalini de Il Giornale, Michele Mezza, vicedirettore di Rai International, Federico Bastiani (fondatore della prima realtà di social street), Marzia Antenore (docente di comunicazione alla Sapienza di Roma), Ernesto Belisario (esperto di open data) e Sergio Talamo (giornalista ed esperto di trasparenza delle Pubbliche Amministrazioni) e un nutrito gruppo di giornalisti locali (Marco Renna, Pierpaolo Lala, Mauro Marino, Emilio Faivre, Vincenzo De Filippi, Salvatore Papa).

Non solo: «le Giornate del Giornalismo» rappresenteranno un momento formativo. Ai giornalisti che parteciperanno alle lezioni pomeridiane del 9 e dell’11 ottobre saranno rilasciati i crediti formativi obbligatori dal 2014. Ed ancora numerosi saranno gli eventi collaterali. Il giornalista di Rai3, Fulvio Totaro racconterà il giornalismo agli alunni delle scuole medie ed elementari. Presso la libreria Fanny di Trepuzzi nella serata di venerdì 10 ottobre si terrà la tavola rotonda “Il Salento degli scrittori e dei poeti”. L’incontro sarà moderato da Mauro Marino e vedrà la partecipazione di Luisa Ruggio, Osvaldo Piliego, Danilo Siciliano, Simone Giorgino, Ada Fiore e altri.

Le Giornate del Giornalismo si chiuderanno domenica 12 ottobre con il convegno “Un giornalismo libero e indipendente: come costruire una professione autonoma dalla politica”. Parteciperanno all’incontro il responsabile Comunicazione del Pd Francesco Nicodemo, Stefano Cristante (docente dell’Università del Salento), Valentino Losito (presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Puglia), giornalisti, parlamentari e amministratori locali. Il dibattito sarà moderato dal direttore di TGNorba24, Vincenzo Magistà.

L’evento è patrocinato dal Comune di Trepuzzi, dal Gal Valle della Cupa, dal Comune di Squinzano e dall’Associazione Amici di Maurizio Rampino.

Fonte: “Lecce News”

> Visita il sito “Laboratori dal Basso”