C’è sempre stata la Puglia delle grandi mete estive: mare prima di tutto, capace di conquistare i turisti – stranieri e non solo – per le sue acque cristalline. C’è poi la Puglia dei monumenti e dei patrimoni Unesco, quella di Castel del Monte e dei trulli di Alberobello che hanno sempre fatto incetta di visitatori. Ma nell’estate post Covid-19, quella in cui si fa strada il concetto di “turismo di prossimità”, per molti la vacanza è da ripensare. Sarà più da passeggiata lenta che da folla in spiaggia, più da strade sterrate che da discoteche. Le guide da consultare per programmare il soggiorno in Puglia sono quindi da rileggere con occhi diversi, perché anche una piccola segnalazione può nascondere una perla da scoprire, e che sfugge ai più.
Ecco quindi sei suggerimenti – uno per provincia – per deviare dalla strada maestra e avventurarsi in un’altra Puglia.
Monteleone di Puglia (Foggia)
È il Comune più elevato della Puglia, in altitudine, e si trova a poca distanza dal confine con la Campania. Qui il mare del Gargano è un lontano ricordo, ma poco importa. Con il suo migliaio di abitanti, Monteleone di Puglia ha tanta storia da vendere: dalle origini risalenti a un millennio fa fino al ruolo antifascista durante la Seconda guerra mondiale, dato che qui si consumò una delle prime proteste d’Italia contro il regime (a causa della riduzione delle quote di frumento). Ha fatto parlare di sé anche durante il lockdown per il Coronavirus, dato che il sindaco – a causa dell’assenza di transenne – ha voluto blindare il paese con balle di fieno.
Giuliano di Lecce
Dall’altra parte della Puglia c’è Giuliano di Lecce, frazione di Castrignano del Capo (a pochi chilometri da Santa Maria di Leuca). Sarà pure minuscolo, ma è un concentrato di storia: lo conferma un menhir, una chiesa edificata dai monaci basiliani, un castello del Sedicesimo secolo. A dargli lustro ci ha pensato il cinema: a Giuliano di Lecce il regista Edoardo Winspeare ha girato alcune scene del film ‘In grazia di Dio’, con attori non professionisti. Parlava della forza di rinascita di una famiglia che di fronte alla crisi riparte dalla vita semplice, fatta di poche cose. Un messaggio potente, arrivato alla Berlinale.
Speziale (Brindisi)
Altra frazione, stavolta di Fasano (provincia di Brindisi). Speziale è una piccola capitale del gusto, in Puglia. È attraversata da una strada principale che alle due estremità vede Ostuni e Fasano, e in quelle poche abitazioni che vi si sviluppano intorno custodisce il meglio della tradizione culinaria della regione. Qui i panzerotti del Tony bar sono una tappa obbligata per chi torna dal mare, il Cortiletto è una trattoria dai tavoli ambitissimi, così come lo sono i latticini Crovace. Attorno ci si perde fra masserie sperdute e ulivi monumentali, molto diffusi nella zona. La celebrazione è arrivata anche dalla letteratura: lo scrittore Paolo Giordano ha ambientato a Speziale parte del suo romanzo ‘Divorare il cielo’.
Maruggio (Taranto)
Fa parte della lista dei Borghi più belli d’Italia, e non è solo per quel mare mozzafiato che è stato premiato anche da Bandiera Blu. Maruggio ha tante carte da giocare, con la sua storia più che millenaria. Lo ricordano i tanti palazzi signorili e quelli dei Commendatori (il paese fu governato anche dai Cavalieri di Malta), le numerose chiese e le cappelle votive disseminate anche nelle campagne. La ciliegina sulla torta è la frazione di Campomarino con il suo mare, per non parlare dei boschi che circondano il paese e del trionfo di macchia mediterranea.
Triggianello (Bari)
Il luogo che più spesso finisce sulle copertine delle guide di Puglia è l’abbazia di San Vito, a poca distanza da Polignano a Mare. Ma in una provincia come quella di Bari, popolosa e composta soprattutto di grandi centri, non mancano le sorprese. Una è Triggianello, che si trova proprio fra Conversano e Polignano a Mare. Ha una storia breve, partita nel 1878 per volere di un imprenditore del vino, che volle creare case coloniche vicino allo stabilimento di lavorazione uve. Solo che Triggianello ha resistito nel tempo, tanto da far gola pure agli Alleati inglesi che nel 1945 scelsero una sua villa neoclassica come quartier generale. Oggi Triggianello è nota soprattutto ai golosi, merito dei “fornelli” dove si cuociono carni locali. E ospita pure un birrificio artigianale, Birranova, conosciuto e premiato in tutta Italia.
Montegrosso (Bat)
Se hai Castel del Monte o la cattedrale di Trani, il castello di Barletta o i fenicotteri di Margherita di Savoia, forse tutto il resto è superfluo. Invece pure la sesta provincia Bat ha le sue meraviglie nascoste. Montegrosso è una piccola frazione di Andria, dalla storia interessante: nacque durante il Fascismo per volere dell’Opera nazionale combattenti, come luogo dove costruire case coloniche da assegnare agli ex combattenti. Citata anche da Lino Banfi in uno dei suoi film comici (‘Il brigadiere Zagaria ama la mamma e la polizia’), è meta di pellegrinaggio culinario: vi sorgono agriturismi, masserie e ristoranti, fra cui il rinomato ‘Antichi saporì di Pietro Zito.
Autore articolo: Anna Puricella
Articolo pubblicato su: “La Repubblica”