“Di Salento, mare e poesia”

Sono nata in una terra dove le Streghe si ricorrono sotto un noce, innalzando canti alla luna, intorno al fuoco ardente. Da piccola le vedevo davvero danzare, le janare, mentre ero a letto e all’ora dei sogni restavo sveglia, tra scintille e visioni. Da Benevento sono andata via quando avevo tre anni, per trovare la mia Terra, il Salento. Qui sono cresciuta, ho iniziato ad amare il mare. Lontano da qui ho desiderato vivere, per poi tornare sempre, con rinnovato incanto.

A casa mia ho respirato a tratti il profumo delle tradizioni campane, ma io ho imparato ad amare quelle salentine: con l’occhio di chi guarda tutto per la prima volta e riesce stupirsi, ogni volta. Dell’estranea che si lascia coinvolgere sentendosi a casa, per un incantevole spazio lungo quanto un respiro profondo, che ti aggiusta il tempo dell’anima. Resto con un perenne senso di non-appartenenza: subisco le profonde fascinazioni, che forse vanno a segno proprio perché nulla mi appartiene e amo l’idea della bellezza, ovunque. E nel Salento c’è una luce così bella che si spalma sulle cose e sui volti e s’inzuppa il cuore nella dolcezza di una visione, in ogni alba idruntina e ogni tramonto jonico. Ogni mezzogiorno barocco sfalda i contorni delle cattedrali e ogni notte di luna su specchi di mare incastonati tra la sabbia e la roccia, diventa beatitudine.

«La gente, qui, ha il colore del mare, ha l’andatura di un’onda, il cuore negli occhi, un corpo azzurrato, perfetto… è stupenda questa gente… anche nel dolore, anche quando urla, quando impreca: questa gente ha l’umore di questa terra, cresce con essa, ad essa confida i suoi mali, le sue gioie, impreca alla morte. I paesi, qui, parlano con le campane, con le campane si annuncia un po’ tutto – e il suono spande la sua ombra su distese di fieno e due vecchi sulla chiesa sono una carezza d’infinito. » Dobbiamo gridarlo che sono parole di Antonio Verri, così come dobbiamo gridare il nome di Vittorio Bodini, quello di Girolamo Comi, di Vittore Fiore e degli altri loro compagni d’avventura. Abbiamo un debito con loro, perché hanno dipinto il volto autentico di questa terra, regalandoci la Bellezza di una carezza che non morirà mai.

Il Salento esige rispetto, scavo, dedizione.

Presa per mano dai miei genitori ho scoperto il mare di Gallipoli e l’incanto delle sue trasparenze: mi sorprendevo nel vedere che tutto il mondo parlava delle Maldive, perché le acque in cui facevo il bagno io, mi sembravano esattamente come quelle delle foto dei luoghi lontani ed ambiti dai turisti. Ero piccola, si partiva da Lecce: mio padre sceglieva le spiagge subito dopo i grandi Hotel Costa Brada e Sirenuse, per arrivare al mare si doveva attraversare una pineta e poi si scopriva la meraviglia di arenili bianchi e poco frequentati, dove si stava tranquilli, anche ad agosto.

Sono passati molti anni da allora ed il Salento è diventato “di moda”: da Gallipoli a Otranto, da Lecce fino al Capo di Leuca, ogni anno i “miei” luoghi dell’anima vengono invasi da folle di vacanzieri desiderosi di sole, disposti a sgomitare pur di saltare al ritmo della pizzica e di gustare le specialità di una sagra. Ed io sono orgogliosa di vedere che la mia Terra piace e viene apprezzata da gente di ogni dove. Eppure è proprio nei giorni del clamore mondano, mentre si balla dal tramonto all’alba e a volte non si riescono a contare le stelle perché si è bevuto qualche cocktail di troppo, che io riscopro l’incanto dei poeti salentini e li sento vibrare dentro di me.

E’ facile arrivare qui con un biglietto andata -ritorno e tanta voglia di oblio e stordimento. Il Salento sa incantare chi vuole amarlo in superficie, per un flirt estivo che scivola e si mette in un cassetto come i ricordi più belli di una vita. Meno ovvio è amarla nell’anima questa Terra, un luogo che si mette il vestito buono all’ora dell’aperitivo, ma ai suoi figli troppo spesso riserva l’amara scoperta di un destino duro, perché il lavoro qui manca da sempre e siamo in crisi da prima che il mondo iniziasse a parlare di crisi. Sempre a combattere con chi vuole pagarci poco e in nero e la nostra dignità che urla di andare lontano. Sempre a sperare che i finanziamenti non siano solo per gli amici degli amici. Sempre a ripeterci che domani andrà meglio, finché non abbiamo scoperto i veleni interrati ed allora lo sdegno è stato tanto che abbiamo perso la voce, in una muta deriva di rabbia. Eppure ci siamo stretti piangendo attorno agli ulivi, quando l’Europa ha gridato che i nostri giganti sono condannati a morte.

Il Salento è anche questo, eppure riesce a farsi perdonare quando sa far tornare il sole: è allora che dimentichiamo la pioggia e scendiamo in strada a proclamare la gioia della vita, fatta di cose semplici, di friseddhe cullu pummitoru e di caffè in ghiaccio col latte di mandorla.

Io ho solo una penna con me, ma so che tutte le parole che scriverò le dedicherò in segreto a questa terra, che non sa comprendermi, lasciandomi piangere lacrime salate, ma nonostante tutto sa amarmi, a modo suo.

Autore articolo: Maria Pia Romano

Fonte: “Libreriamo” 

Tornano i colori e i profumi de “La Strada dei Saperi e dei Sapori”. Il programma e il regolamento della sagra

“La Strada dei Saperi e dei Sapori” è giunta alla sua XIII edizione. Quest’anno saranno ben tre le serate.

Il 18-19-20 Agosto i visitatori possono deliziare il proprio palato con i piatti tipici della cucina maruggese (pèzzuri, orecchiette, pettole, etc…), e con i prodotti eno-gastronomici del territorio (olio, vino, formaggio, etc…) presentati da varie aziende affermate che, ormai da anni, operano nel settore.

Si ha inoltre la possibilità di ammirare le deliziose viuzze del centro storico che ospitano l’evento e apprezzare le varie esposizioni di artigiani locali e le mostre fotografico/pittoriche allestite per l’occasione.

“La Strada dei Saperi e dei Sapori” è cresciuta di anno in anno, grazie alla partecipazione di migliaia di turisti che, per l’occasione, affollano il suggestivo centro storico di Maruggio.

Anche quest’anno i vicoli del borgo antico si vestiranno a festa per regalare i “Saperi” e i “Sapori” di una terra che ha avuto il privilegio di ospitare i Cavalieri del Sacro Ordine di Malta.

Torneranno i piacevoli profumi delle orecchiette, la fragranza dei pèzzuri, le dorate forme delle gustose pettole e tutto ciò che appartiene alla gastronomia tipicamente maruggese.

E, siccome “La Strada dei Saperi e dei Sapori” è anche musica, quest’anno per la sera del 18 Agosto ci sarà il concerto dei “Syncopated Dixieland Jass Band”, il 19 Agosto il gruppo locale “Aria di Casa Nostra” e il 20 Agosto il concertone finale del gruppo salentino “Zimbaria”.

Ma non finisce qui! Il 18 e 20 Agosto le viuzze del centro saranno allietate dai virtuosismi degli sbandieratori, che aggiungeranno colore al delizioso borgo antico maruggese.

Il 19 Agosto – presso il Giardino di Palazzo Caniglia– ci sarà il convegno Wine & Food Center “Le Tajate”-Riqualificazione della cava inattiva di Maruggio.

Non poteva mancare il concorso fotografico, che quest’anno ha come tema “I piatti della tradizione”. Il vincitore sarà annunciato e premiato il 19 Agosto.

E allora…non vi resta che venire a Maruggio e lasciarvi trasportare dai profumi, dai suoni e dai colori che riempiranno il borgo antico…non ve ne pentirete!

Questo il PROGRAMMA UFFICIALE della manifestazione, che si svolgerà in tre giorni consecutivi nel centro storico della cittadina ionica.

18 AGOSTO
– ore 20,00 presentazione dei lavori del Concorso Fotografico “I piatti della tradizione” (Cliccando qui è possibile visionare e scaricare il REGOLAMENTO DEL CONCORSO FOTOGRAFICO)
– ore 21,00 Esibizione sbandieratori
– ore 22,30 Concerto dei SYNCOPATED DIXIELAND JASS BAND. Una band divertente e coinvolgente come non l’avete mai vista. Sette musicisti che mettono in scena uno spettacolo fatto di buona musica e di complicità con il pubblico. Vestiti in abiti anni trenta vi sorprenderanno con il loro repertorio che rivisita anche la tradizione bandistica della marce pugliesi con ritmi balcanici.

19 AGOSTO
– ore 21,00 Presso il Giardino di Palazzo Caniglia, convegno dal titolo Wine & Food Center “Le Tajate” – Riqualificazione della cava inattiva di Maruggio – Un progetto di Tesi per il recupero urbano e per nuovi approcci al turismo enogastronomico.
– ore 22,30 Premiazione dei vincitori del Concorso Fotografico
– ore 22,45 Concerto ARIA DI CASA NOSTRA. Gruppo locale che unisce la tradizione musicale salentina con quella maruggese.

20 AGOSTO
– ore 21,00 Esibizione sbandieratori
– ore 23,00 Concertone finale del gruppo salentino ZIMBARIA.

Cliccando qui è possibile visionare e scaricare il REGOLAMENTO DELLA SAGRA  

Scarica la brochure dell’evento con il PROGRAMMA e il PERCORSO

“Scopri le Dune. Escursioni guidate sulle Dune di Campomarino”. Tutti i Venerdì di Agosto

Cappellino, macchina fotografica, bottiglia d’acqua alla mano e via, alla scoperta delle Dune di Campomarino.
L’associazione Play your place di Maruggio, in collaborazione con l’associazione Terra Nostra di Sava, accompagna per circa tre ore curiosi camminatori sulle splendide colline di sabbia abitate da euforbia, silene delle spiagge, finocchietti e gigli marini, ginepri e lentisco, vegetazione molto rigogliosa nella marina ionica, zona Sic distesa al sole del Golfo di Taranto.
Si passeggia rinfrescati dalla brezza del mare cristallino che cinge un tratto dalla biodiversità ricca, per imparare a riconoscerne gli aspetti geologici, geomorfologici e botanici.
Gli appuntamenti sono venerdì 7, venerdì 14, venerdì 21 e venerdì 28.
Ritrovo in piazzale Italia a Campomarino alle 17. Contributo di partecipazione: 3 euro. Info: 329/6916914

Fonte: “quiSalento”, 1-15 Agosto 2015

> Leggi l’articolo “Promozione totale del territorio, con le escursioni guidate “Scopri le Dune” di Campomarino di “Play your Place” e “Terra Nostra”, e l’aperitivo finale offerto da operatori e produttori locali”

> Leggi l’articolo “I Venerdì pomeriggio d’estate: escursioni guidate sulle Dune di Campomarino, a cura di “Play your Place” e “Terra Nostra”

> Sfoglia e scarica l’album fotografico di Ada Gioia sull’escursione guidata sulle Dune di Campomarino

> Sfoglia e scarica il secondo album fotografico di Ada Gioia sull’escursione guidata sulle Dune di Campomarino

Il Regolamento del XII Concorso Fotografico della Pro Loco Maruggio per la “Strada dei Saperi e dei Sapori”. Tema: i piatti della tradizione

In occasione della tredicesima edizione della “Strada dei Saperi e dei Sapori” – evento divenuto ormai famosissimo, ricco di contenuti, che vede il coinvolgimento di numerosi volontari ed Associazioni locali – torna il consueto Concorso Fotografico, giunto al dodicesimo anno di svolgimento.

Il tema lanciato dalla “Pro Loco Maruggio” per sollecitare la partecipazione di fotografi amatoriali e/o professionisti è: “I piatti della tradizione”, un tema  legato alla cultura enogastronomica locale, patrimonio  del territorio.

CLICCA QUI PER VISIONARE E SCARICARE IL REGOLAMENTO DEL CONCORSO FOTOGRAFICO_I PIATTI DELLA TRADIZIONE

Il concorso è aperto a tutti e ogni candidato potrà partecipare – gratuitamente – con una o più foto, con un massimo di tre.

La scadenza per la  presentazione del materiale è fissata per il 13 Agosto 2015.
La consegna potrà avvenire sia per via postale (indirizzata ad Associazione Turistica Pro Loco Maruggio via Cesare Battisti n. 64 – 74020 – Maruggio (Taranto) “XII Concorso Fotografico, “I PIATTI DELLA TRADIZIONE”), sia depositata presso Torre De’ Molini a Campomarino di Maruggio (tutti i giorni dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 18,00 alle 24,00).

Le foto pervenute saranno affisse ed esposte in una mostra pubblica, che si terrà nei giorni 18,19,20 Agosto 2015, a Maruggio, in occasione della manifestazione “La Strada dei Saperi e dei Sapori”.

La commissione esaminatrice sarà composta da tre membri. Al primo classificato verrà consegnato un premio di euro 100,00. Il premio dovrà essere ritirato solo ed esclusivamente dal candidato vincitore. Non saranno accettate rappresentanze o deleghe al di fuori di cause ritenute valide dalla giuria. Si informa che il materiale del concorso resterà all’associazione Pro Loco, che lo potrà utilizzare per scopi didattici o per eventuali pubblicazioni.

La premiazione si terrà il 19 Agosto 2015, dopo la conclusione del convegno Wine & Food Center “Le Tajate” – presso il giardino di palazzo Caniglia – Biblioteca Comunale.

LEGGI E SCARICA IL REGOLAMENTO DEL CONCORSO FOTOGRAFICO_I PIATTI DELLA TRADIZIONE