I giovani soldati maruggesi nelle Isole dell’Egeo, prima e dopo l’8 Settembre ’43. Una storia da conoscere e approfondire

«Finché è stato in vita, ogni 8 Settembre mio nonno tornava a raccontarmi la storia del suo ritorno in Italia dalle Isole dell’Egeo (Rodi, Coo, Stampalia), dov’era stato destinato a servire la Patria dall’11 Giugno 1940 al 1 Settembre 1943.
Faceva parte della Divisione di Fanteria “Regina”, prima col 10° e poi con il 309° Reggimento.

Le isole del Dodecanneso erano diventate possedimento italiano sin dal 1912, a seguito della guerra italo-turca.
Esse tornarono all’antico splendore grazie al buon governo dei primi amministratori: furono realizzate grandi opere urbanistiche e infrastrutturali, operati efficaci restauri sui monumenti eretti dai Cavalieri di San Giovanni (poi detti “di Malta”), fu curata l’amministrazione giuridica e fondiaria, e tante aziende italiane investirono effettuando le proprie produzione, offrendo lavoro.

Nonostante le vergognose “leggi razziali” promulgate dal regime, a Rodi e nelle altre isole continuarono a convivere pacificamente le minoranze religiose e linguistiche greche, turche, armene ed ebree. E a tutti fu estesa la facoltà di studiare e addirittura di esercitare liberamente il voto per i governi locali.
Insomma: la lontananza delle Isole dalla madrepatria fece sì che l’influenza fascista si sentisse poco o niente…

Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, a difendere le isole, assieme a mio nonno Luigi Giannotta – detto Antonio – furono inviati numerosi concittadini maruggesi. Molti facevano parte della Divisione “Regina”.

Mio nonno si salvò per miracolo, perché tornò a casa l’1 Settembre con una licenza, e per un episodio del tutto fortuito.
Nonostante la supremazia numerica e territoriale degli Italiani sui Tedeschi, e dopo aspri combattimenti, migliaia di suoi commilitoni morirono nei giorni successivi all’armistizio, vittime dei Tedeschi (nuovi nemici); la maggior parte dei nostri concittadini perirono per mano del “fuoco amico” degli Inglesi (nuovi alleati).

Ma le circostanze nelle quali caddero non sono mai state raccontate fino in fondo.
Molti furono ritenuti dispersi in mare, a seguito dei siluramenti operati dagli Alleati ai danni dei bastimenti sui quali erano stati imbarcati dai Tedeschi come prigionieri o deportati.
Tristemente “famose” le vicende dei piroscafi “Oria”, “Donizetti” ed altre.

A questi nostri maruggesi sono intitolate diverse vie del nostro paese…

Sollecitato dall’amico Angelo Buccolieri (il cui papà fu anch’egli operativo sulle isole), sto iniziando ad approfondire la conoscenza degli eventi accaduti Oltre Mare subito dopo l’8 Settembre del ’43.
Eventi scarsamente riportati dalla storiografia ufficiale, perché controversi, viste le tante indecisioni e talvolta la vigliaccheria degli ufficiali superiori (a parte qualche eccezione…).

Tuttavia – in quegli stessi giorni – le truppe e i subalterni dell’Esercito Italiano (seppur allo “sbando” e senza adeguate direttive) seppero scegliere da che parte stare, e si resero protagonisti delle prime azioni di Resistenza contro l’arroganza nazista.

Per cercare di ricordare – come meritano – questi valorosi, ho deciso di approfondire le ricerche.
Un po’ lo devo anche alla memoria di mio nonno “Antonio” Giannotta – classe 1919, ultimo superstite maruggese di quella vicenda, morto un paio di mesi fa – al quale brillavano gli occhi ogni volta che mi raccontava di quella triste pagina della sua esistenza.

Chiunque volesse aiutarci nella ricostruzione delle esperienze dei nostri soldati maruggesi in Egeo (con documenti, foto, testimonianze o ricordi), può contattarci privatamente.

Intanto – come ogni anno – guardo il film premio Oscar “Mediterraneo”, di Gabriele Salvatores. Per non dimenticare».

arch. Aldo Summa

Le proposte didattiche di “Play your Place” per l’a.s. 2017/2018

Come tutti gli anni, prima dell’avvio del nuovo anno scolastico, l’A.P.S. “Play your Place”– da sempre impegnata nella didattica e nell’accompagnamento intellettuale dei più piccoli – ha presentato a Maruggio e in altri istituti scolastici della provincia alcuni nuovi progetti educativi, con l’auspicio che essi possano essere inseriti nella programmazione ordinaria.

Oltre a garantire un costante e professionale servizio di accompagnamento degli alunni alla scoperta del ricco patrimonio storico, artistico-architettonico e naturalistico, mediante visite guidate nel centro storico, nelle chiese parrocchiali di Maruggio e sulle Dune di Campomarino, con metodi e strumenti sempre nuovi, da molti anni “Play your Place” si dedica con passione all’organizzazione di percorsi formativi legati ai temi della conoscenza del territorio, della sensibilizzazione ambientale e della cittadinanza attiva, che puntano allo sviluppo delle competenze e alla crescita culturale delle nuove generazioni.

Iprogetti didattici proposti alle scuole per l’anno scolastico 2017/2018  sono di seguito sintetizzati.

  • Il progetto “I Santi sui muri. Censimento partecipato delle edicole votive di Maruggio” intende promuovere l’arte come strumento di conoscenza del patrimonio storico artistico e culturale locale.
  • Il principale obiettivo educativo che si prefigge il progetto “A scuola nessuno è straniero. Primo approccio alla multiculturalità” è quello di avviare gli alunni all’educazione interculturale per stimolarli all’accettazione e al rispetto reciproco e cioè educarli al rapporto con gli altri aiutandoli a scoprire l’“altro” in quanto valore, risorsa, diritto e possibilità di crescita indipendentemente dalla nazionalità, razza, sesso, colore, religione, opinione politica, ecc. che sono le basi essenziali per un’educazione alla pace.
  • “Vivi responsabile. I bambini abitano, consumano e si muovono sostenibile” è un percorso partecipato che coinvolge un gruppo di bambini e le loro famiglie, nello sperimentare insieme l’ecologia in città, approfondendo il tema dell’educazione ambientale, sviluppando comportamenti individuali e collettivi per vivere sostenibile e diffondendo nuovi stili di vita.
  • Il progetto “A scuola da soli”. Progetto di percorsi casa / scuola in sicurezza, a piedi o in bicicletta” si propone, pertanto, di individuare modelli di mobilità alternativi al caotico, solitario e nocivo (per la salute di tutti) utilizzo eccessivo dell’automobile privata, soprattutto per gli spostamenti da casa a scuola, sviluppando la capacità di spostamento autonomo e sicuro dei bambini e dei ragazzi, sperimentando il cosiddetto “Pedibus”, un “autobus” fatto di bambini, genitori, volontari che si muove a piedi per coprire la distanza che separa le proprie case dalla scuola.
  • Il concetto di progettazione partecipata che sottende alla proposta didattica “Progetta il tuo parco. Itinerario didattico di progettazione partecipata”, si fonda sulla convinzione che un luogo appartenga prima di tutto a chi lo abita e lo utilizza, e non solo a chi lo realizza. È dall’ascolto della varie esigenze, dall’incontro dei diversi bisogni, dalla negoziazione delle divergenze che può scaturire il nuovo disegno dei luoghi e degli spazi che, oltre che piacevoli, devono essere accoglienti, vivibili, stimolanti, coinvolgenti.
  • Il progetto didattico “Impariamo a presentare. Creare presentazioni animate è un gioco da ragazzi” intende fornire agli studenti (ma anche ai docenti) tutte le indicazioni necessarie per prendere dimestichezza con le funzionalità e le possibilità offerte da strumenti quali “PowerPoint”, “PowToon” e “Prezi”.
    La proposta può essere destinata sia ai docenti (che desiderano colmare eventuali “gap” e utilizzare strumenti adeguati per preparare lezioni sempre più interessanti) che agli studenti (che hanno voglia di imparare a realizzare presentazioni accattivanti, da utilizzare magari per illustrare la tesina dell’esame).
  • Avvalendosi di altre Associazioni partner, di Enti ed esperti locali, la  proposta didattica integrata “Sopra e sotto il mare” (che può essere sviluppata singolarmente o svolta per intero) consentirà di approfondire tematiche sul contesto marino, utilizzando metodi innovativi, al fine di giungere ad un maggior coinvolgimento degli alunni per un efficace azione di sensibilizzazione ambientale.Per info: 349.1971486