Un salto indietro nel tempo: tornano a rivivere le “casematte” del litorale di Campomarino di Maruggio (Ta)

Ci abbiamo creduto e alla fine la risposta in termini di partecipazione e interesse ha confermato un’intuizione: oltre ai classici itinerari naturalistici (sulle dune di Campomarino, o tra gli uliveti, i muretti a secco, le masserie e le cappelle votive rurali) e ai percorsi di visita nel centro storico di Maruggio, è immaginabile anche un percorso di valorizzazione riguardante la difesa costiera.

Dalle antiche torri con funzione di avvistamento anti-corsara fino ad arrivare alle opere difensive della Seconda Guerra Mondiale, è possibile raccontare qualcosa di diverso e originale, alla scoperta di postazioni che ormai fanno parte di una certa “archeologia militare” e che pure fanno parte integrante del paesaggio locale.

Con questo obiettivo, si è voluto testare un percorso alternativo e coinvolgente: l’escursione guidata rievocativa che si è svolta ieri – Domenica 29 Aprile 2018 – ha inteso percorrere la “strada della memoria”, mettendo in risalto alcuni manufatti bellici (ormai privi di ogni funzione per le quali erano stati realizzati) costruiti durante l’ultimo conflitto mondiale, allo scopo di monitorare il litorale ed eventualmente difenderlo da sbarchi e attacchi nemici.

Stiamo parlando delle cosiddette “casematte”, dei bunker, degli alloggiamenti per gli armamenti della contraerea e dei camminamenti scavati nella roccia, che ancora oggi – a distanza di più di 70 anni – testimoniano vicende storiche e umane che vale la pena di comprendere e conservare.

Qualche tempo fa, l’A.P.S. “Play your Place” – presente sul territorio da molti anni e molto attiva con iniziative sempre nuove di promozione e conoscenza – ha proposto al Comune di Maruggio – nell’ambito del Bilancio Partecipativo -, un progetto di censimento, segnalazione e valorizzazione delle “casematte” ancora presenti sul territorio, al fine di promuovere una sorta di “parco della memoria”, sull’esempio della Sicilia o della Normandia.

Per testare l’attrattiva di questo progetto, “Play your Place” ha provato a mettere insieme diversi attori e Associazioni locali che si interessano in qualche modo dell’argomento: dai camminatori “seriali” dell’A.S.D. “Terra Nostra” di Sava (Ta), ai rievocatori delle Associazioni “Timeline” di Taranto e “I ragazzi del ‘25” di Bari, assieme alla “Pro Loco” di Maruggio, sempre pronta nell’offrire supporto logistico e accoglienza.

Dal felice incontro di queste risorse, è nata l’idea della passeggiata domenicale.

Nei pressi della “Masseria Mirante” (requisita in tempo di guerra per alloggiare i soldati del Regio Esercito che lì in zona gestivano le piattaforme di difesa costiera), sono affluite decine di persone provenienti da tutta la provincia di Taranto, ma anche da Bari e addirittura dal basso Salento. A dimostrazione che è possibile interessare tante persone e spingerle a raggiungere il nostro territorio, anche in periodi non prettamente gettonati.

Il folto gruppo di curiosi si è riunito di fronte alla cappella della “Madonna di Guadalupe”, laddove l’arch. Aldo Summa – di “Play your Place” – ha introdotto e successivamente guidato l’escursione.
Presente anche la dott.ssa Tiziana Destratis, in qualità di Consigliere delegato al Turismo del Comune di Maruggio (patrocinante l’evento) e di “Maruggio Experience”. La Consigliera ha avuto parole di encomio per l’organizzazione e l’originalità dell’iniziativa, che già si preannuncia candidata ad avere una continuità nel tempo, magari in forma più strutturata.

Il dott. Antonio “Tonino” Filomena – anche in rappresentanza della testata giornalistica on-line “La Voce di Maruggio”, media partner dell’iniziativa – in quanto appassionato di storia locale, ha contestualizzato il periodo storico, facendo ripetuti riferimenti a ricordi ed episodi accaduti nel nostro paese.

Davide Mele – di “Timeline” – ha poi presentato le due Associazioni di rievocatori storici, che – attraverso la cosiddetta “living history” – hanno allestito ben 4 fedeli ricostruzioni di vita quotidiana militare presso altrettante postazioni scelte lungo l’itinerario. Un’immersione nella storia, una sorta di salto indietro nel tempo, che ha suscitato stupore e attenzione da parte di tutti i partecipanti.
Cogliamo l’occasione per ringraziare questi ragazzi, per la loro disponibilità, per la passione che hanno mostrato nell’aderire fin da subito alla manifestazione, e – soprattutto – per aver contribuito in maniera eccellente alla riuscita della stessa, in maniera del tutto gratuita. Che, di questi tempi, non è per niente scontato.

Poi Piero Melchiorre – presidente di “Terra Nostra” – ha dato una serie di indicazioni pratiche e suggerimenti circa i comportamenti da tenere per strada, durante la passeggiata.
Un ringraziamento particolare va anche all’amico Leonardo Fanelli, che spontaneamente ha scortato il gruppo dei camminatori con tanto di paletta in mano, affinché tutto si svolgesse nella massima sicurezza.

Dalla “Masseria Mirante” (dove è stata rappresentata una postazione di Sanità, con simulazione di ferimento e cura dei feriti), il gruppo si è spostato di qualche decina di metri laddove sono situate un paio di “casematte” e alcuni camminamenti nascosti tra la macchia mediterranea.
Da qui, ci si è spostati verso il centro abitato di Campomarino, facendo sosta su “Piazzale Italia”, dove coesistono due opere di difesa costiera, di epoche diverse: la “Torre de’ Molini” e una piccola “casamatta” ormai murata.

Alla destra del porto, la seconda postazione con un’altra scena di vita militare: un posto di Comando con Ufficiali della 210^ Divisone Costiera del Regio Esercito, impegnati nella verifica di naviglio di passaggio.

Percorrendo la litoranea, il gruppo è poi giunto presso la “casamatta” della zona “Piri Piri”, ripulita negli anni scorsi anni e resa accessibile dai volontari del locale circolo di “Legambiente”.
Qui – dopo la rappresentazione di un punto di osservazione con avvistamento – i partecipanti hanno avuto la possibilità di visitare dall’interno questa massiccia opera di calcestruzzo.

L’ultima tappa è stata quella presso il porticciolo e la tonnara. Davanti ad un’altra “casamatta” e con lo splendido scenario del promontorio di “Torre dell’Ovo”, si è svolta l’ultima scena: una postazione antiaerea con gruppo di comando della 2^ Divisione Paracadutisti della Luftwaffe tedesca.

Per ritemprare i partecipanti dalle fatiche della camminata, la “Pro Loco” di Maruggio ha allestito un tavolo di prodotti da forno tipici, accompagnati da ottimo vino locale. Anche in questo caso, cogliamo l’occasione per ringraziare i volontari del Servizio Civile Nazionale (Maddalena Latorre, Luigina Caraccio), i soci Danilo e Stefania Chiego e il presidente dell’Associazione – ing. Massimo Quaranta –, per la loro disponibilità e collaborazione fattiva.

Tutti i partecipanti ne hanno approfittato per conservare attimi di questa bella esperienza: “armati” di smartphone o con fotocamere professionali, ognuno ha scattato fotografie o registrato brevi video, che certamente circoleranno in rete, aumentando la risonanza dell’evento ma anche – e soprattutto – la bellezza dei nostri luoghi. Fra tutti, presente anche il prof. Ettore Riezzo – foto e cine-amatore da sempre – che con i suoi scatti e il video, saprà certamente confezionare un reportage ad uso e consumo anche di coloro che – loro malgrado – non hanno potuto partecipare all’evento.

La passeggiata ha rappresentato anche l’occasione per mettere in contatto persone accomunate dalle stesse passioni: Mauro di Alliste (Le) ha voluto partecipare perché si sta già cimentando nel rilievo fotogrammetrico, ricostruzione virtuale e stampa 3D di alcune “casematte” del litorale salentino; Paola di Torricella intende ricostruire con disegni a mano libera alcune scene di vita all’interno dei bunker; Francesca di Torricella vorrebbe approfondire il tema della difesa costiera anche ai fini di valorizzazione turistica, cimentandosi nella stesura di una tesi di laurea.

Da una semplice idea, dunque, si possono generare nuove possibilità, per caratterizzare il nostro territorio e renderlo maggiormente attrattivo. Le occasioni di sviluppo culturale e – perché no – anche economico, non mancano. Basta sapersi guardare attorno, studiare, impegnarsi e crederci.

Rassegna “Tu non conosci il Sud. Letture Mediterranee”: il 6 Maggio a “Le Fabriche” presentazione di “Le rape di Santino” di Pino De Luca

Nell’ambito della rassegna culturale maruggese “Tu non conosci il Sud. Letture Mediterranee”, Domenica 6 Maggio alle ore 11,30 presso la “Masseria Le Fabriche” (S.P. 130 Torricella-Maruggio) si terrà la presentazione del libro di Pino De Luca dal titolo “Le rape di Santino”.

Si tratta di un  noir enogastronomico che l’autore firma per la collana “I Racconti del Terroir” che la casa editrice “Il Raggio Verde” apre per coniugare un genere letterario, il noir, e l’amore per il territorio.

In copertina la bella immagine di Angelo Arcobelli, in arte WeA, che ha dato un volto al personaggio di Santino, professore di italiano, latino e greco separato dalla moglie che per scelta vive in una campagna del Salento. Amante della solitudine ma non troppo, Santino trascorre le sue giornate nella sua Villa curando solo gli ambienti del piacere – cucina, cantina, biblioteca, camera da letto e bagno – coltivando le sue rape, sfornando pane profumato e tanto altro può rendere buona la tavola. Santino, gourmet raffinato e altrettanto esperto culinario, ama cucinare per sé e per i suoi amici, abbinare i vini come il più preparato sommelier e ha un ineguagliabile fiuto investigativo. Non ha la tv né internet e alle diavolerie del web preferisce un buon libro, prediligendo Ovidio, Eschilo, Dante e Metastasio… la sua vita scorre tranquilla ma la notizia della morte di Menella, il suo primo amore, e l’arresto dell’amico Gigi, marito della donna, irrompe in un freddo venerdì di novembre e sconvolge il suo equilibrio esistenziale. Le apparenze lasciano presupporre un delitto passionale, ma sarà davvero così? E le rape, cosa c’entrano le rape con il misterioso assassinio di Menella?

Avvincente, intrigante, divertente quanto basta; condito da un sottile vena di ironia che pervade le 112 pagine allertando tutti i sensi. Una scrittura fluida, colorata dall’uso del vernacolo salentino, un tessuto narrativo che si muove tra due registri – lo sviluppo del giallo da un lato e le ricette di Santino dall’altro – un libro ricco di colpi di scena e imprevedibile fino all’ultimo rigo. Ma cosa c’entrano le rape con il più ingarbugliato dei delitti?

Dialogherà con l’autore Marilisa Duggento  – del circolo ARCI “Paisà” – ed interverranno Alessia Perrucci – proprietaria della “Masseria Le Fabriche” – e Maurizio Schirone – Consigliere delegato alla Cultura.

A seguito della manifestazione sarà possibile trattenersi a pranzo presso il ristorante di “Masseria Le Fabriche”. È richiesta la prenotazione, per maggiori informazioni 334 288 42 51.

L’iniziativa è ideata ed organizzata dalle Associazioni ARCI “Paisà”, “Bentornati al Sud”, “Lotus”, “Maruggiu Mia”, “Play your Place” e “Terra dei Cavalieri di Malta” di Maruggio (Ta), ed è patrocinata dal Comune di Maruggio.
L’evento rientra nell’ottava edizione de “Il Maggio dei Libri”.

Media partner: LAIKA “Web Radio Paisà” e Idea Radio.

Per info e contatti: Facebook: TU NON CONOSCI IL SUD Letture Mediterranee – Email: letturemediterranee@gmail.com

Il mistero della foresta pietrificata al largo di Torre Ovo, in Puglia. Articolo de “La Stampa”

 

Una foresta pietrificata. È questo l’incredibile spettacolo che ci si trova davanti immergendosi a Torre Ovo, località balneare a poca distanza da Campomarino di Maruggio, sulla strada che collega Taranto e Porto Cesareo.

Quel che è certo è che la natura ha creato uno spettacolo inconsueto: delle affascinanti formazioni calcaree e argillosi che hanno resistito all’erosione. A costruire in parte questa foresta pietrificata potrebbero esser stati i gasteropodi che nel Pleistocene, circa due milioni di anni fa, popolavano il fondale. Un’eredità misteriosa ma preziosissima, che porta in questo tratto di costa pugliese sempre più sub.

Ad aver scattato queste suggestive foto è stato Paolo De Vizzi, l’atleta diversamente abile che ha stabilito nel 2016 il record mondiale assoluto di permanenza subacquea con erogatori: 51 ore e 56 min a 10 metri di profondità, a Santa Caterina di Nardò.
Trovandosi a poca profondità, l’acqua è cristallina e la visibilità è ottima. Il suggestivo sito occupa circa ottocento metri quadrati di fondale, e lo si può ammirare tranquillamente anche con maschera e boccaglio.
Ma l’origine di quella che sembra una «foresta fossile», in realtà è decisamente più affascinante e misteriosa. I prelievi svolti delle Università di Bari e Palermo hanno infatti testimoniato che l’origine delle sculture sottomarine è antichissima e dovuta proprio all’attività millenaria svolta dei microrganismi scavatori sul sedimento argilloso e sabbioso della baia di Torre Ovo presente.

Verosimilmente si tratterebbe infatti di tane per conchiglie bivalvi, gasteropodi e policheti, «vermi» con corpo allungato e cilindrico, che 2 milioni di anni fa circa, erano gli abitanti del fondale. Un lavoro durato milioni di anni, resistendo incredibilmente alla forza di onde e mareggiate.

Autore articolo: Noemi Penna
Fonte: “La Stampa”

Domenica 29 Aprile: escursione guidata rievocativa, sulle tracce dei bunker e delle casematte del litorale di Campomarino di Maruggio (Ta)

Domenica 29 Aprile 2018 – a ridosso dell’anniversario della Liberazione d’Italia dal nazi-fascismo – le Associazioni “Play your Place” e “Terra Nostra” organizzano una singolare escursione guidata rievocativa, alla scoperta delle opere di difesa costiera (casematte, bunker, camminamenti scavati nel terreno…) realizzate nel corso della Seconda Guerra Mondiale lungo la costa di Campomarino di Maruggio (Ta), che fungevano da avamposti di contrattacco in caso di sbarchi anfibi e di avvistamento per eventuali attacchi aerei provenienti dal mare.

L’originale itinerario tra Storia e Memoria intende valorizzare questi manufatti – attualmente abbandonati, privi di alcuna finalità militare ma di fatto parte integrante del paesaggio costiero – che rappresentano una testimonianza del recente passato e suscitano un crescente interesse in ricercatori, appassionati, studenti, cittadini e turisti.

In quattro diverse postazioni (presso la Masseria “Mirante”, sul lato destro del porto di Campomarino, in zona “Piri-Piri” e nell’area del porticciolo dell’antica Torre anticorsara “dell’Ovo”), l’A.P.S. “Timeline” insieme a “I ragazzi del 25 – Reenactors group” – attraverso la “living history” – allestiranno fedeli ricostruzioni di vita quotidiana militare con repliche di uniformi e di equipaggiamenti dell’epoca.

Essi faranno rivivere le casematte, animandole con le figure di alcuni reparti delle divisioni costiere del Regio Esercito Italiano, come punti di osservazione, comunicazione e comando e anche con un posto di pronto soccorso della Sanità (reparto che spesso offriva assistenza sanitaria anche alla popolazione civile locale). Sarà inoltre  allestita una piccola postazione antiaerea della Luftwaffe tedesca (molto presente in Puglia durante quegli anni).

Il luogo di incontro è presso la Masseria “Mirante” e la partenza è prevista per le ore 9.00 (si prega di essere puntuali).
L’itinerario è lungo circa 7,5 km e non presenta particolari difficoltà. Si consiglia di equipaggiarsi con abbigliamento comodo, cappellino per ripararsi dal sole, acqua a sufficienza.

Al termine del percorso, la “Pro Loco Maruggio” offrirà una degustazione di prodotti tipici.

Il ritorno al punto di partenza sarà garantito da un servizio navetta con automobili private.

La partecipazione alla camminata è gratuita.

Le Associazioni non rispondono di eventuali danni o persone partecipanti all’evento.

L’evento è supportato da “Maruggio Experience” ed ha il patrocinio del Comune di Maruggio. Media partner: “La Voce di Maruggio”.

INFORMAZIONI: 349.1971486 / 329.6916914

“I cammini del vino e dei cibi autentici” di Borghi Autentici d’Italia: pacchetti turistici per Maruggio e Campomarino

Il nostro territorio cresce in visibilità, offerta culturale ed esperienziale, grazie all’interazione di diverse realtà associative ed aziende produttive locali.

Il Comune di Maruggio (Ta) – aderendo all’Associazione “Borghi Autentici d’Italia” -partecipa al progetto “Comunità del cibo buono ed autentico” pensato in occasione dell’anno del cibo italiano.

Nel periodo che va da Aprile a Settembre 2018, infatti, sono state ideate tre proposte di scoperta riguardante Maruggio e il litorale di Campomarino, per promuovere le bellezze del centro storico, della campagna e delle dune.
Compresi nel pacchetto turistico: nel periodo primaverile, un laboratorio di caseificazione; in estate, una visita presso un’azienda vinicola; durante l’autunno, visita in un frantoio per degustare l’olio nuovo.
Un felice connubio che intende valorizzare il gusto e il saper fare produttivo, immersi nel paesaggio e nella cultura del posto.

Anche l’A.P.S. “Play your Place” è partner integrante di questa rete, con ben due attività di conoscenza del territorio.

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